mercoledì 28 gennaio 2009

L’Associazione culturale
“INGRESSO GRATUITO”


Presenta

presso
la sede di Via Castelforte, 4 – Roma


per la rassegna
CINEFORUM



venerdì 27 febbraio 2009 alle ore 21.00

“FARGO” (1996)
Regia: Joel & Ethan Coen




Minnesota, inverno del 1987. Jerry Lundegaard è un venditore di Oldsmobile di Minneapolis con il pallino degli affari ma con diversi problemi economici. Per risollevare la sua situazione finanziaria decide di inscenare il rapimento della moglie Jean, così da costringere il cinico suocero Wade (che è anche il titolare della concessionaria) a pagare il riscatto. Grazie al suggerimento del meccanico Shep Proudfoot (che in passato ha avuto qualche problema con la legge) Jerry si reca in un bar di Fargo nel North Dakota per ingaggiare due sicari, Gaear Grimsrud e Carl Showalter, ai quali promette un'auto e la metà del riscatto di 80 mila dollari. La sua intenzione in realtà è quella di far credere al suocero che la somma richiesta è di 1 milione di dollari così da consegnare i 40 mila accordati ai due sicari ed intascare il resto. Qualche sera dopo, tornato a casa Jerry scopre che la moglie è scomparsa e capisce che il (finto) rapimento è andato a buon fine. Comincia così la messa in scena col suocero che si rivela però particolarmente ostinato a voler prendere in mano la situazione. Il fatto è che l'uomo non si fida granché di Jerry e tiene a sua figlia quanto al suo denaro per cui cerca una soluzione alternativa nonostante Jerry insista nel portare avanti la trattativa coi rapitori personalmente e senza avvisare la polizia. Nel frattempo il rapimento prende una piega inaspettata. Gaear e Carl, in viaggio con l'ostaggio nell'auto fornita da Jerry (e fatta sparire di nascosto, senza targa, dalla concesionaria), vengono fermati da una pattuglia della polizia nei pressi di Brainerd. Senza pensarci troppo Gaear uccide l'agente e anche due testimoni che avevano assistito alla scena. Sugli omicidi comincia a investigare Marge Gunderson, capo della polizia locale al settimo mese di gravidanza che si rivela subito particolarmente perspicace. Dopo aver interrogato due prostitute che avevano passato la notte coi due rapitori, le indagini la portano a Shep Proudfoot a causa di una telefonata che l'uomo aveva ricevuto da Carl. Marge decide di andare a Minneapolis per incontrare Shep e riesce anche a parlare con Jerry al quale chiede se dalla concessionaria sia per caso sparita un'auto, ma per il momento non ricava nessuna informazione. Intanto Carl, anche lui a Minneapolis per cercare di recuperare il denaro pattuito comincia a pressare Jerry e gli da appuntamento per la consegna. All'appuntamento si presenta invece il suocero di Jerry e le cose non vanno per il verso giusto. Carl uccide Wade rimanendo a sua volta ferito e scopre che il denaro era molto di più di quello che si aspettava. Seppellisce quindi la maggior parte della somma vicino ad una strada secondaria marcando il punto con un raschiaghiaccio in modo da riconoscerlo e ritorna a Moose Lake dove Gaear è rimasto con l'ostaggio. Qui scopre che il compare ha ucciso la moglie di Jerry, tra l'altro senza un motivo preciso, e nella disputa che segue Gaear uccide anche Carl con un'ascia. Prima di tornare a Brainerd, Marge fa nuovamente un salto alla concessionaria sospettando che Jerry le abbia mentito. Pensando di essere in trappola quando Marge chiede di vedere Wade, Jerry entra nel panico e con una scusa riesce a svignarsela. Sulla via di ritorno l'agente riesce a riconoscere l'auto senza targa incriminata e, decisa a dare un'occhiata, vede Gaear che si sta sbarazzando del cadavere di Carl con un trituratore per il legno. Accortosi della poliziotta Grear cerca di scappare ma Marge lo ferma sparandogli in una gamba. Nel frattempo Jerry viene arrestato in un motel nei pressi di Bismarck. Marge riprende la sua tranquilla vita di tutti i giorni in attesa della fine della gravidanza ma il mistero sul luogo in cui sono nascosti i 920 mila dollari rimane...

giovedì 15 gennaio 2009

è morta Polda
la cagna che tutti coloro che
per anni hanno disceso le scale
di via castelforte 4

di un circolo del PRC

hanno col tempo
imparato a conoscere

e di cui ha scritto così
Ugo Lanzalone


"Bianca la cagna da pastore
stanca di anni distesa
nel mezzo della sala
abbaia non convinta
e non si leva se entro
dove ancora è sentore di operai
comunisti ancora fedelmente e orgogliosamente ancora io borghese
per ridisporre libri polverosi che narrano
storie operaie tradite;
fiera però ancora anche
nel tradimento, sconfitta
anche nella vittoria; speranza, sì, è una cagna
tu scrivevi Fortini, ma umile e grandiosa.."


la salutiamo come una vecchia amica e compagna
Giuseppe

martedì 13 gennaio 2009


L’Associazione culturale
“INGRESSO GRATUITO”Presenta

presso la sede di Via Castelforte, 4 – Roma
per la rassegna
CINEFORUM


venerdì 16 gennaio 2009 alle ore 21.00
“Il vento fa il suo giro” (2005)
Regia: Giorgio Diritti


Recensione del film: Il Vento Fa il Suo Giro
Il film di Diritti esplora una realtà poco nota del nostro Paese e sceglie di farlo tramite uno sguardo partecipe, emotivo ma al tempo stesso lucido, grazie ad una regia concentrata anzitutto sui primi piani, sui volti dei numerosi protagonisti, gli abitanti di Chersogno (quindi attori non professionisti), e naturalmente sul paesaggio, le Alpi Occitane, nel susseguirsi delle stagioni.

Il film, infatti, inizia in inverno e termina con i calori estivi, così come il dramma che si sviluppa a partire da una tiepida accoglienza di Philippe (Thierry Toscan) fino ad un violento rifiuto dell’estraneo (il “forestiero”, come viene chiamato da tutti il nuovo arrivato). L’aspetto che più colpisce de Il Vento Fa Il Suo Giro è il ripudio di schemi precostituiti di certo cinema “da cartolina” e il non piegarsi alle esigenze del documentarismo, sebbene alcune scene possano richiamare quel tipo di approccio.

Il risultato è un’opera per nulla accomodante, dura, che mette il dito nella piaga dell’intolleranza, nella difficoltà di relazionarsi con l’altro. La storia procede per gradi, dapprima l’arrivo della famiglia francese suscita curiosità e stabilisce affinità e differenze, tra chi vede nella novità un elemento di ricchezza per la vita del paese e chi teme una violazione delle regole non scritte di convivenza civile.

In realtà a rappresentare la civiltà è proprio Philippe, che con il mestiere di pastore si fa continuatore di una tradizione nel segno del rispetto e della condivisione dei beni. Ben presto vediamo emergere il razzismo degli abitanti, ferocemente attaccati al loro pezzo di terra come garanzia di “libertà” e che quindi non possono accettare alcun cambiamento.
Tutto ciò porta ad un crescendo di atti di prepotenza che causeranno l’allontanamento del pastore e della sua famiglia, lasciando nello spettatore un senso di amarezza e di dubbio.
Quello che Diritti mette sullo schermo è una problematica che riguarda tutti, ed ha il merito di porla senza ipocrisie e facili soluzioni, conscio della pluralità delle parti in gioco, consapevole del fatto che ogni cosa, prima o poi, ritorna.

(Italo Rizzo)

mercoledì 7 gennaio 2009

11 gennaio 2009


domenica 11 a rinascita di largo agosta
della ore 18.30 serata dedicata a fabrizio de andrè

2009

L’Associazione culturale
“INGRESSO GRATUITO”
Presenta

presso la sede di Via Castelforte, 4 – Roma
per la rassegna
CINEFORUM


venerdì 16 gennaio 2009 alle ore 21.00
“Il vento fa il suo giro” (2005)
Regia: Giorgio Diritti


venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 21.00
“FARGO” (1996)
Regia: Joel & Ethan Coen




Si segnala inoltre che proseguono le presentazioni della raccolta
“I tempi del bradipo” di Giuseppe Spinillo

sabato 7 febbraio 2009 alle ore 18.00

Presso i locali della Biblioteca Municipale Quarticciolo
via Castellaneta, 10 - Quarticciolo (Roma)