mercoledì 23 dicembre 2009

“La politica è l’arte di evitare che la gente
si interessi di ciò che la riguarda”

Paul Valery



Una poesia augurale ed un appuntamento per gennaio.
Per il 16 gennaio 2010 (Satira e poesia ne "Il capro espiatorio").

E poi per il 29 gennaio 2010 (CINEFORUM "Focaccia Blues" con cena pugliese).
È stato un altro anno in cui abbiamo cercato di dire la nostra con iniziative culturali e spazio di condivisione.
Strada difficile e difficile percorso che cercheremo di rilanciare in questo 2010 ormai alle porte.
A volte ci si trova soli sul percorso delle possibilità da costruire e verrebbe voglia di mettere la parola basta, ma penso che valga sempre la pena tenerlo aperto questo percorso.
Questo è un saluto augurale ed assieme un invito a darci quella mano citata in ultimo verso, senza di cui proseguire potrebbe divenire una scommessa persa in partenza.
Pertanto una poesia augurale ed un appuntamento per gennaio, il resto verrà da se o non verrà.

La scommessa è questa e come ben sapete:
Auguri di buone feste e
non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo



(Cura e ferite)

Con tutte le parole che si sanno
mai rinunciare all’affanno che
ci da l’emozione, a quel sol leone
che sta dentro a tutto ciò che vogliamo
alla premura di stare accanto all’istante
quando l’istante non ne vuole sapere
di star lì a farsi amare.

E con tutte le parole che sappiamo
mai dirsele tutte, che poi non ce ne sono
di riserva, da sbattere in faccia a chi governa
questo status, quel vulnus, quel vulvus,
e quel lupus in fabula contro chi
ci infibula la mente, ed a noi basta
un colpetto di tosse, un fosse che fosse,
un dolcetto, un vin santo, santo solo di nome.

Ché con tutte le parole che portiamo dentro
vien sempre il momento, di fine sgomento
il tratteggio di inizio argomento e poi
abbiamo quel certo fai da te, oltre le indicazioni
del saggio e del ruffiano, del potente e
del suo cortigiano, quell’abbraccio collettivo
quel semplice, ciao sono qui, dammi la mano.




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