lunedì 21 giugno 2010

la serata del 18 giugno a via castelforte, 4















































Venerdì sera abbiamo vissuto una bella serata di condivisione e partecipazione.
Siamo partito dalle note di dissenso e di Pomigliano per costruire
tassello dopo tassello una serata fatta di note ironia e parole.
Dissentire ed ironizzare su noi stessi penso debbano essere concetti da mandare avanti di pari passo.

grazie a Tiziana con la sua chitarra e la sua voce incantevole.
grazie a Paolo er pesce che ci ha saputo raccontare la realtà col suo stile ironico e pungente.
grazie a Silvana che ci ha portato le parole di Erri de Luca.
grazie a Fabiola ed alle donne solidali (ass. donne per la solidarietà).
grazie a Fabio ed al suo ironico madrigale.
grazie a Simona ed al suo piacevole e leggero modo di presentarci.
grazie al circolo del PRC Tor de Schiavi che come sempre ha ospitato le iniziative.
grazie a Mara che anche se non c'era era come se ci fosse.

Forse una risata non li sommergerà ma probabilmente ci sopravviverà e ci farà soprattutto sopravvivere in attesa di futuri migliori (se li sapremo costruire).
Una poesia non cambia il mondo ed una raccolta non lo scalfisce, visto che tra l’altro la legge un numero minimo di persone, ma io continuerò a dire la mia
con le poesie ed a costruire di tanto in tanto raccolte da usare per fare iniziative e
per trattenere su qualcosa di aperto e pubblico dei pensieri, delle possibilità
o quanto meno una coscienza critica della realtà.
È il mio modo di essere e di esserci.
Essere dentro il sindacato, ad un partito, ad associazioni ambientali, ai movimenti, sono tasselli che come in tutti noi fanno
la persona intera. Ma una persona intera ha una chiave di senso che lega il tutto verso una direzione comune.
Qualcuno la chiama anima, qualcuno coscienza, io la chiamo poesia.
La strada è lunga, il tempo è breve. Per cui mettiamoci comodi ma non troppo.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo

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