giovedì 28 ottobre 2010
lunedì 18 ottobre 2010
giovedì 30 settembre 2010
martedì 28 settembre 2010
1° OTTOBRE 2010 DALLE 18.00 ALLE 23.00
Piazza di porta San Giovanni, 10 ROMA
venerdì 1° ottobre 2010 ore 18-23
venerdì 1° ottobre 2010 ore 18-23
sarà presentato il n.5 della rivista glamour/underground
NIGHT ITALIA “EXTRALIGHT”
– (Marco Fioramanti e Anton Perich)
con allegato DVD ROSSA SUPER, film breve di Paolo Geremei
E X T R A L I G H T
… ovvero la filosofia della leggerezza.
L’impronta invisibile, quella che ribalta l’impressione del nostro essere gravemente schiacciati tra terra e cielo, è l’attenzione fugace dell’attimo in cui le cose avvengono, quasi come se non fossero mai avvenute...
In tale occasione
In tale occasione
Marco Fioramanti in collaborazione con Kyrahm e Julius Kaiser
presenta il
presenta il
FESTIVAL MULTIMEDIALE“EXTRALIGHT”
a tribute to David M. Thompson
a tribute to David M. Thompson
AUDIOVISIVI&VIDEOARTE, PROIEZIONI, READING, PERFORMANCE ART, INSTALLAZIONI, MUSICA LIVE, ESPOSIZIONE
SPECIAL GUEST > MINIMAL CINEMA: MAURO JOHN CAPECE & CLAUDIO ROMANO
CURATOR SOIREE > BETTY L’INNOCENTE & MAURA NARCISI
AUDIOVISIVI e VIDEOARTE
SPECIAL GUEST > MINIMAL CINEMA: MAURO JOHN CAPECE & CLAUDIO ROMANO
CURATOR SOIREE > BETTY L’INNOCENTE & MAURA NARCISI
AUDIOVISIVI e VIDEOARTE
............ READING
- L’avvocato del diavolo, Andrea Rossetti;
- Appena sotto le nuvole, Datura Martina Lo Conte e Luigi Ferracci (berimbau, percussioni);
- IdeaSolida, reading musicale di Solidea Ruggiero;
- Antientropia di William Nessuno;
- Versi liberi di Fabio Ciriachi, Beatrice Niccolai, Daniela Bisin, Giuseppe Spinillo; Andrea Cavarretta;
- L’avvocato del diavolo, Andrea Rossetti;
- Appena sotto le nuvole, Datura Martina Lo Conte e Luigi Ferracci (berimbau, percussioni);
- IdeaSolida, reading musicale di Solidea Ruggiero;
- Antientropia di William Nessuno;
- Versi liberi di Fabio Ciriachi, Beatrice Niccolai, Daniela Bisin, Giuseppe Spinillo; Andrea Cavarretta;
lunedì 20 settembre 2010
venerdì 9 luglio 2010
Ieri a La Villetta di Garbatella - Acqua Bene Comune
Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato
con i loro testi, con le loro narrazioni politiche, con le loro note,
con le foto, con il cibo in cottura, con le narrazioni satiriche,
con le proposte, con le denunce, con le passioni, con la pacatezza,
con la rabbia, con la presenza, con quella parola che è sempre
vecchia e nuova e suona come un verbo vecchio e nuovo:
PARTECIPARE.
Serata poetico-politico-culturale avevamo detto e poetica, politica e culturale è stata.
Ma non finisce qui per cui “non perdiamoci di vista!”
Giuseppe Spinillo
Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato
con i loro testi, con le loro narrazioni politiche, con le loro note,
con le foto, con il cibo in cottura, con le narrazioni satiriche,
con le proposte, con le denunce, con le passioni, con la pacatezza,
con la rabbia, con la presenza, con quella parola che è sempre
vecchia e nuova e suona come un verbo vecchio e nuovo:
PARTECIPARE.
Serata poetico-politico-culturale avevamo detto e poetica, politica e culturale è stata.
Ma non finisce qui per cui “non perdiamoci di vista!”
Giuseppe Spinillo
lunedì 28 giugno 2010
giovedì 24 giugno 2010
Giovedì 8 luglio
presso la Villetta di Garbatella
a Via Passino
serata poetico culturale e politica
sull'ACQUA COME BENE COMUNE
chi interessato a venire alla serata
può telefonare al numero 336 6695011
o mandare una email
a giuspin61@libero.it
grazie
presso la Villetta di Garbatella
a Via Passino
serata poetico culturale e politica
sull'ACQUA COME BENE COMUNE
chi interessato a venire alla serata
può telefonare al numero 336 6695011
o mandare una email
a giuspin61@libero.it
grazie
lunedì 21 giugno 2010
la serata del 18 giugno a via castelforte, 4
Venerdì sera abbiamo vissuto una bella serata di condivisione e partecipazione.
Siamo partito dalle note di dissenso e di Pomigliano per costruire
tassello dopo tassello una serata fatta di note ironia e parole.
Dissentire ed ironizzare su noi stessi penso debbano essere concetti da mandare avanti di pari passo.
grazie a Tiziana con la sua chitarra e la sua voce incantevole.
grazie a Paolo er pesce che ci ha saputo raccontare la realtà col suo stile ironico e pungente.
grazie a Silvana che ci ha portato le parole di Erri de Luca.
grazie a Fabiola ed alle donne solidali (ass. donne per la solidarietà).
grazie a Fabio ed al suo ironico madrigale.
grazie a Simona ed al suo piacevole e leggero modo di presentarci.
grazie al circolo del PRC Tor de Schiavi che come sempre ha ospitato le iniziative.
grazie a Mara che anche se non c'era era come se ci fosse.
Forse una risata non li sommergerà ma probabilmente ci sopravviverà e ci farà soprattutto sopravvivere in attesa di futuri migliori (se li sapremo costruire).
Una poesia non cambia il mondo ed una raccolta non lo scalfisce, visto che tra l’altro la legge un numero minimo di persone, ma io continuerò a dire la mia
con le poesie ed a costruire di tanto in tanto raccolte da usare per fare iniziative e
per trattenere su qualcosa di aperto e pubblico dei pensieri, delle possibilità
o quanto meno una coscienza critica della realtà.
È il mio modo di essere e di esserci.
Essere dentro il sindacato, ad un partito, ad associazioni ambientali, ai movimenti, sono tasselli che come in tutti noi fanno
la persona intera. Ma una persona intera ha una chiave di senso che lega il tutto verso una direzione comune.
Qualcuno la chiama anima, qualcuno coscienza, io la chiamo poesia.
La strada è lunga, il tempo è breve. Per cui mettiamoci comodi ma non troppo.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo
Siamo partito dalle note di dissenso e di Pomigliano per costruire
tassello dopo tassello una serata fatta di note ironia e parole.
Dissentire ed ironizzare su noi stessi penso debbano essere concetti da mandare avanti di pari passo.
grazie a Tiziana con la sua chitarra e la sua voce incantevole.
grazie a Paolo er pesce che ci ha saputo raccontare la realtà col suo stile ironico e pungente.
grazie a Silvana che ci ha portato le parole di Erri de Luca.
grazie a Fabiola ed alle donne solidali (ass. donne per la solidarietà).
grazie a Fabio ed al suo ironico madrigale.
grazie a Simona ed al suo piacevole e leggero modo di presentarci.
grazie al circolo del PRC Tor de Schiavi che come sempre ha ospitato le iniziative.
grazie a Mara che anche se non c'era era come se ci fosse.
Forse una risata non li sommergerà ma probabilmente ci sopravviverà e ci farà soprattutto sopravvivere in attesa di futuri migliori (se li sapremo costruire).
Una poesia non cambia il mondo ed una raccolta non lo scalfisce, visto che tra l’altro la legge un numero minimo di persone, ma io continuerò a dire la mia
con le poesie ed a costruire di tanto in tanto raccolte da usare per fare iniziative e
per trattenere su qualcosa di aperto e pubblico dei pensieri, delle possibilità
o quanto meno una coscienza critica della realtà.
È il mio modo di essere e di esserci.
Essere dentro il sindacato, ad un partito, ad associazioni ambientali, ai movimenti, sono tasselli che come in tutti noi fanno
la persona intera. Ma una persona intera ha una chiave di senso che lega il tutto verso una direzione comune.
Qualcuno la chiama anima, qualcuno coscienza, io la chiamo poesia.
La strada è lunga, il tempo è breve. Per cui mettiamoci comodi ma non troppo.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo
venerdì 18 giugno 2010
martedì 8 giugno 2010
..... e potrebbero esserci sorprese in arrivo sulla scaletta della serata.
prima sorpresa ------- alla testa della testa Simona Verrusio
seconda sorpresa ------ incursione vignettistica di Pietro Vanessi
terza sorpresa --------- incurione estroversa di Paolo er Pesce
prima sorpresa ------- alla testa della testa Simona Verrusio
seconda sorpresa ------ incursione vignettistica di Pietro Vanessi
terza sorpresa --------- incurione estroversa di Paolo er Pesce
quarta sorpresa ---------- la chitarra e la voce di Tiziana Camerani
quinta sorpresa ---------- la poesia di Simonetta Ramacciani
(già ma se le dico che sorprese sono?)
lunedì 31 maggio 2010
Inviti
Venerdì 18 giugno presso
“La casa del popolo” di via Castelforte 4
Presentazione ufficiale della raccolta poetica
“La natura organica del dissenso” edito Stelle Cadenti -
di Giuseppe Spinillo
Dalle ore 20.00 un piatto di pasta ed un bicchiere di vino in compagnia
Dalle ore 21.30 la lettura poetica di presentazione
(è gradita una conferma via e mail od al numero di cellulare 366 6695011
anche per regolarci su quanta pasta calare e quanto vino occorre!!!)
Venerdì 25 – Sabato 26 – Domenica 27 Giugno
Fiera della piccola editoria a Bassano in Teverina
Organizzata da “Le Stelle cadenti”
(invierò un programma dettagliato per tempo utile –
se interessati mettetevi in contatto agli stessi recapiti di cui sopra)
Venerdì 18 giugno presso
“La casa del popolo” di via Castelforte 4
Presentazione ufficiale della raccolta poetica
“La natura organica del dissenso” edito Stelle Cadenti -
di Giuseppe Spinillo
Dalle ore 20.00 un piatto di pasta ed un bicchiere di vino in compagnia
Dalle ore 21.30 la lettura poetica di presentazione
(è gradita una conferma via e mail od al numero di cellulare 366 6695011
anche per regolarci su quanta pasta calare e quanto vino occorre!!!)
Venerdì 25 – Sabato 26 – Domenica 27 Giugno
Fiera della piccola editoria a Bassano in Teverina
Organizzata da “Le Stelle cadenti”
(invierò un programma dettagliato per tempo utile –
se interessati mettetevi in contatto agli stessi recapiti di cui sopra)
mercoledì 12 maggio 2010
Inviti
Giovedì 13 maggio a Rinascita di Largo Agosta 36 alle ore 18.00
Una serata di CINEFORUM e POESIA.
Letture del laboratorio poetico.
Giovedì 20 maggio a Rinascita di Largo Agosta 36 alle ore 18.00
Una serata di CINEFORUM e POESIA - “Resistenze”.
Interventi di Alida Castagna, Norma Coccia, Mara Guidi e Giuseppe Spinillo.
Venerdì 18 giugno presso
Presentazione ufficiale della raccolta poetica
“La natura organica del dissenso” edito Stelle Cadenti - di Giuseppe Spinillo
Dalle ore 20.00 un piatto di pasta ed un bicchiere di vino in compagnia
Dalle ore 21.30 la lettura poetica di presentazione
Venerdì 25 – Sabato 26 – Domenica 27 Giugno
Fiera della piccola editoria a Bassano in Teverina
Organizzata da “Le Stelle cadenti”
(invierò un programma dettagliato per tempo utile)
domenica 9 maggio 2010
lunedì 3 maggio 2010
martedì 6 aprile 2010
venerdì 2 aprile 2010
24 Aprile 2010 - LIBER-AZIONI"
Sembra, dunque, che noi dobbiamo alla memoria praticamente tutto ciò che abbiamo o siamo, che le nostre idee o concezioni siano suo prodotto e che la nostra percezione, pensiero e movimenti quotidianiderivino da questa fonte.
La memoria raccoglie gli innumerevoli fenomeni della nostra esistenza in un tutto unico; e poichè i nostri corpi sarebbero sparsi nella polvere degli atomi che li compongono se non fossero tenuti insieme dall'attrazione della materia, così la nostra coscienza si frammenterebbe in tanti pezzi quanti sono i secondi che abbiamo vissuto,
se non fosse per la forza unificante della nostra memoria
"Ricorrono nel tempo fatti, azioni, pensieri speranze idee.
Ricorrono perché la corsa non si arresta.
E la necessità di aprire le gabbie vecchie e nuove è bisogno quotidiano.
Ricorrono le parole dei poeti che narrano la vita e le emozioni.
Ricorrono le parole come sogno ma anche come graffio sulla storia.
Ricorrere senza desinenza è come amputarci dal passato di cui non possiamo fare senza.
Scriviamo-ci dei nostri atti liberatori di quelli che faremo
e quelli che non siamo riusciti ancora a fare.
Giunge così la forte esigenza di costruire una nuova resistenza,
calata fino in fondo nel brodo di regressione culturale in cui viviamo.
Questa è l'idea, poeti in movimento uniti dall'intento di narrarsi non solo
con le pagine scritte, ma con le proprie voci, convinti che sia un'occasione
per con-dividere e seminare semi di altri giorni
di resistenza ai tanti silenzi che ci vorrebbero cloni senza voce
con l'unica voce afona del frastuono
di sottofondi patinati dal nulla mediatico.
Vogliamo costruire una barricata fatta di note e versi,
fatta di gesti non convenzionali e lontani dal pensiero unico dilagante, dominante,
una serata che sfori nel 25 aprile e tenga uniti memoria storica e pratica del quotidiano.
Aderite con un testo, una nota, uno slancio istintivo e venite ad ascoltare.
Aspettiamo contributi ed adesioni per la serata che si terrà presso
l’Associazione
“Laboratorio sociale 100celle” (ex Casale Falchetti) -
viale della Primavera 319 (Roma)
il giorno 24 Aprile 2010, dalle ore 21.00
con il contributo organizzativo
dell’Associazione Culturale Ingresso Gratuito,
del sito di scrittura http://www.descrivendo.com/,
dell’Associazione Culturale Donne per la Solidarietà.
Presentano la serata Mara Guidi, Simonetta Ramaccioni e Giuseppe Spinillo
Contributi multimediali organizzati da Simonetta Ramaccioni.
Presente alla serata banchetto espositivo
dell’Associazione Culturale Donne per la Solidarietà.
Letture di Alida Castagna, Antonio Padula, Andrea D’Urso, Norma Coccia, Tiziana Camerani, Marco Brancia, Paolo er Pesce, Pietro Vanessi, ………..
Colonna sonora della serata di Rossomalpelo
Sarà inoltre possibile mangiare alla Biosteria Saltatempo e sarà in funzione il Biobar
(il numero per le prenotazioni/cena 3332992511).
La gente come noi non molla mai.
Sembra, dunque, che noi dobbiamo alla memoria praticamente tutto ciò che abbiamo o siamo, che le nostre idee o concezioni siano suo prodotto e che la nostra percezione, pensiero e movimenti quotidianiderivino da questa fonte.
La memoria raccoglie gli innumerevoli fenomeni della nostra esistenza in un tutto unico; e poichè i nostri corpi sarebbero sparsi nella polvere degli atomi che li compongono se non fossero tenuti insieme dall'attrazione della materia, così la nostra coscienza si frammenterebbe in tanti pezzi quanti sono i secondi che abbiamo vissuto,
se non fosse per la forza unificante della nostra memoria
"Ricorrono nel tempo fatti, azioni, pensieri speranze idee.
Ricorrono perché la corsa non si arresta.
E la necessità di aprire le gabbie vecchie e nuove è bisogno quotidiano.
Ricorrono le parole dei poeti che narrano la vita e le emozioni.
Ricorrono le parole come sogno ma anche come graffio sulla storia.
Ricorrere senza desinenza è come amputarci dal passato di cui non possiamo fare senza.
Scriviamo-ci dei nostri atti liberatori di quelli che faremo
e quelli che non siamo riusciti ancora a fare.
Giunge così la forte esigenza di costruire una nuova resistenza,
calata fino in fondo nel brodo di regressione culturale in cui viviamo.
Questa è l'idea, poeti in movimento uniti dall'intento di narrarsi non solo
con le pagine scritte, ma con le proprie voci, convinti che sia un'occasione
per con-dividere e seminare semi di altri giorni
di resistenza ai tanti silenzi che ci vorrebbero cloni senza voce
con l'unica voce afona del frastuono
di sottofondi patinati dal nulla mediatico.
Vogliamo costruire una barricata fatta di note e versi,
fatta di gesti non convenzionali e lontani dal pensiero unico dilagante, dominante,
una serata che sfori nel 25 aprile e tenga uniti memoria storica e pratica del quotidiano.
Aderite con un testo, una nota, uno slancio istintivo e venite ad ascoltare.
Aspettiamo contributi ed adesioni per la serata che si terrà presso
l’Associazione
“Laboratorio sociale 100celle” (ex Casale Falchetti) -
viale della Primavera 319 (Roma)
il giorno 24 Aprile 2010, dalle ore 21.00
con il contributo organizzativo
dell’Associazione Culturale Ingresso Gratuito,
del sito di scrittura http://www.descrivendo.com/,
dell’Associazione Culturale Donne per la Solidarietà.
Presentano la serata Mara Guidi, Simonetta Ramaccioni e Giuseppe Spinillo
Contributi multimediali organizzati da Simonetta Ramaccioni.
Presente alla serata banchetto espositivo
dell’Associazione Culturale Donne per la Solidarietà.
Letture di Alida Castagna, Antonio Padula, Andrea D’Urso, Norma Coccia, Tiziana Camerani, Marco Brancia, Paolo er Pesce, Pietro Vanessi, ………..
Colonna sonora della serata di Rossomalpelo
Sarà inoltre possibile mangiare alla Biosteria Saltatempo e sarà in funzione il Biobar
(il numero per le prenotazioni/cena 3332992511).
La gente come noi non molla mai.
mercoledì 17 marzo 2010
lunedì 8 febbraio 2010
Al primo marzo
Un appuntamento importante il primo marzo
lo sciopero dei migranti
una giornata in cui come si usa dire in questi casi
SIAMO TUTTI MIGRANTI
dalla parte dell'ingiustizia subita
dalla parte più debole.
Io parto per un viaggio in Argentina,
verso il Sud più Sud di tutti i Sud,
verso la Patagonia
e poi verso la Terra del Fuoco.
Sarò a Roma il primo di marzo assieme ad altri Sud.
A presto
Non perdiamoci di vista
Giuseppe
lo sciopero dei migranti
una giornata in cui come si usa dire in questi casi
SIAMO TUTTI MIGRANTI
dalla parte dell'ingiustizia subita
dalla parte più debole.
Io parto per un viaggio in Argentina,
verso il Sud più Sud di tutti i Sud,
verso la Patagonia
e poi verso la Terra del Fuoco.
Sarò a Roma il primo di marzo assieme ad altri Sud.
A presto
Non perdiamoci di vista
Giuseppe
lunedì 1 febbraio 2010
Scatti pugliesi dalla serata del 29 gennaio 2010
Nella serata del Cineforum del 29 gennaio con l’associazione abbiamo chiesto di devolvere i soldi della sottoscrizione ad una causa di ingiustizia sul posto di lavoro. Ad un lavoratore che ha subito le conseguenze degli irrigidimenti normativi sulla “giustizia” e sulle modalità con cui si svolge l’arbitrato. La complessa situazione rientra in tutto il contesto complessivo in cui il lavoratore
si trova ancora e sempre ad essere la specie animale meno protetta e garantita.
Quello che abbiamo fatto si chiama semplicemente solidarietà, ed una volta avremmo aggiunto “di classe”, e non nel senso che siamo stati particolarmente galanti nel comportamento. Scusate le facili ironie, ma questi sono i nostri tempi. Vi inoltro però la lettera con cui il lavoratore che ha subito l’ingiustizia si rivolge a noi tutti. Non smetteremo pertanto di esserci e di buttare i nostri sassetti nello stagno in cui viviamo.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo
All’Associazione Culturale
Ingresso Gratuito
c/o La casa del popolo
via Castelforte, 4
00177 ROMA
Gianluca Della Bianca, con grande ed immensa commozione, ringrazia
veramente di cuore anche a nome dei propri cari, questa associazione
per il nobile gesto con cui mi ha dimostrato il proprio affetto e la vera
solidarietà, attraverso il collega Michelangelo, che con grande sensibilità
di fronte ad una profonda grave ingiustizia, mi ha saputo dare una vera prova
di amicizia.
Con il vostro sostegno oggi mi sento meno solo di fronte questo provvedimento
inflittomi, che oltraggia la libertà democratica di potersi difendere e che lede oltre che la dignità economica soprattutto quella morale e personale.
Grazie
Gianluca Della Bianca
si trova ancora e sempre ad essere la specie animale meno protetta e garantita.
Quello che abbiamo fatto si chiama semplicemente solidarietà, ed una volta avremmo aggiunto “di classe”, e non nel senso che siamo stati particolarmente galanti nel comportamento. Scusate le facili ironie, ma questi sono i nostri tempi. Vi inoltro però la lettera con cui il lavoratore che ha subito l’ingiustizia si rivolge a noi tutti. Non smetteremo pertanto di esserci e di buttare i nostri sassetti nello stagno in cui viviamo.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo
All’Associazione Culturale
Ingresso Gratuito
c/o La casa del popolo
via Castelforte, 4
00177 ROMA
Gianluca Della Bianca, con grande ed immensa commozione, ringrazia
veramente di cuore anche a nome dei propri cari, questa associazione
per il nobile gesto con cui mi ha dimostrato il proprio affetto e la vera
solidarietà, attraverso il collega Michelangelo, che con grande sensibilità
di fronte ad una profonda grave ingiustizia, mi ha saputo dare una vera prova
di amicizia.
Con il vostro sostegno oggi mi sento meno solo di fronte questo provvedimento
inflittomi, che oltraggia la libertà democratica di potersi difendere e che lede oltre che la dignità economica soprattutto quella morale e personale.
Grazie
Gianluca Della Bianca
giovedì 28 gennaio 2010
IL FILM
La docufiction di Nico Cirasola "made in Puglia" presentata a Roma da Renzo Arbore
E' ispirata alla storia accaduta ad Altamura dove una focacceria ha sconfitto il fast food. "Focaccia Blues", il panettiere che fece chiudere McDonald's
di RITA CELI
Renzo Arbore alla presentazione del film
ROMA - La piccola focacceria che mise in crisi il colosso del fast food. Come in una favola, la genuina focaccia ha mangiato l'hamburger a stelle e strisce. E poiché si tratta di una storia realmente accaduta, è diventata un film, Focaccia Blues, diretto dal pugliese Nico Cirasola, nelle sale dal 17 aprile (in dieci copie distribuito da Bunkerlab). Una lunga gestazione ha segnato le sorti di questo lungometraggio "made in Puglia" che mescola i fatti reali con i veri protagonisti di Altamura a una parte di fiction in cui appaiono anche Michele Placido, Nichi Vendola, Lino Banfi e Renzo Arbore, che ha presentato il film a Roma insieme al regista e agli ispiratori, tra cui il produttore e distributore Alessandro Contessa.
Tutto è accaduto qualche anno fa ad Altamura, località in provincia di Bari famosa per il suo pane e per le focacce. E' lì, nel piccolo centro della Murgia, che il colosso McDonald's ha aperto uno dei suoi ristoranti. Rispettando quegli stessi criteri di marketing che hanno imposto e diffuso il marchio in tutto il mondo. E quindi ignorando del tutto quel piccolo negozio, con una sola vetrina, di cui non acquisisce la proprietà. Quel locale è in mano a Luca Di Gesù che, armato di pane, focacce, pomodori e olio d'oliva, lentamente ma inesorabilmente è riuscito ad avere la meglio sul colosso costringendolo a chiudere.
Alla vicenda narrata dagli abitanti del paese si affianca la favola d'amore tra il fruttivendolo Dante (Dante Marmone) e Rosa (Tiziana Schiavarelli), sua cliente abituale, affascinata dal direttore del fast food, Manuel (Luca Cirasola). Ci sono poi le incursioni di Renzo Arbore e Lino Banfi, protagonisti di un divertente duello di "telecucina" a colpi di specialità pugliesi come i funghi cardoncelli e il "lampascione", di Michele Placido nei panni di un proiezionista cinematografico e di Nichi Vendola, combattivo esercente di una piccola monosala.
Frutto di due anni di lavoro la docufiction "vuole raccontare il rispetto per la diversità, un ritmo diverso di vita" ha detto il regista. "Con Focaccia Blues e la sua filosofia - spiega Onofrio Pepe, uno degli ispiratori del film - vogliamo arrivare alla Casa Bianca. D'altronde Obama l'abbiamo già sentito parlare a un congresso negli Stati Uniti, durante un nostro viaggio per promuovere i prodotti pugliesi, e ci ha conquistato. Dalla sua amministrazione ci hanno chiesto anche dei semi per l'orto di Michelle".
Per Arbore la storia di Focaccia blues è una riprova che "non saremo divorati dal cibo di cellophane". Lo showman comunque dice di non avere nulla "contro i fast food, anche a me capita di mangiarci, soprattutto all'estero, come vado nei ristoranti etnici, e ho pusher di cibi pugliesi che mi riforniscono regolarmente". Arbore, impegnato in un tour con la sua Orchestra italiana, azzarda un paragone tra cibo e tv: "Oggi in tutto il mondo, la televisione è fatta in serie, dominata da format e reality. E' un po' come il cibo da McDonald's. Mi piacerebbe invece che l'Italia - ha aggiunto - il paese del gusto e della fantasia, fosse in grado di mostrare queste sue qualità anche attraverso la sua tv".
La promozione del film andrà avanti nelle prossime settimane in diverse città dove sono stati organizzati e si organizzeranno eventi gratuiti e aperti al pubblico: degustazione di focaccia, esibizione di gruppi musicali e presentazione del trailer alla presenza del regista Nico Cirasola, del produttore Alessandro Contessa e della sceneggiatrice Alessia Lepore. Si comincia da Roma e si prosegue il 15 aprile a Torino, il 20 aprile a Firenze, il 27 a Bologna e poi Perugia, Caserta e tutte le città che vorranno aderire. Per saperne di più su feste e luoghi, basta andare sul sito FocacciaBlues.
La docufiction di Nico Cirasola "made in Puglia" presentata a Roma da Renzo Arbore
E' ispirata alla storia accaduta ad Altamura dove una focacceria ha sconfitto il fast food. "Focaccia Blues", il panettiere che fece chiudere McDonald's
di RITA CELI
Renzo Arbore alla presentazione del film
ROMA - La piccola focacceria che mise in crisi il colosso del fast food. Come in una favola, la genuina focaccia ha mangiato l'hamburger a stelle e strisce. E poiché si tratta di una storia realmente accaduta, è diventata un film, Focaccia Blues, diretto dal pugliese Nico Cirasola, nelle sale dal 17 aprile (in dieci copie distribuito da Bunkerlab). Una lunga gestazione ha segnato le sorti di questo lungometraggio "made in Puglia" che mescola i fatti reali con i veri protagonisti di Altamura a una parte di fiction in cui appaiono anche Michele Placido, Nichi Vendola, Lino Banfi e Renzo Arbore, che ha presentato il film a Roma insieme al regista e agli ispiratori, tra cui il produttore e distributore Alessandro Contessa.
Tutto è accaduto qualche anno fa ad Altamura, località in provincia di Bari famosa per il suo pane e per le focacce. E' lì, nel piccolo centro della Murgia, che il colosso McDonald's ha aperto uno dei suoi ristoranti. Rispettando quegli stessi criteri di marketing che hanno imposto e diffuso il marchio in tutto il mondo. E quindi ignorando del tutto quel piccolo negozio, con una sola vetrina, di cui non acquisisce la proprietà. Quel locale è in mano a Luca Di Gesù che, armato di pane, focacce, pomodori e olio d'oliva, lentamente ma inesorabilmente è riuscito ad avere la meglio sul colosso costringendolo a chiudere.
Alla vicenda narrata dagli abitanti del paese si affianca la favola d'amore tra il fruttivendolo Dante (Dante Marmone) e Rosa (Tiziana Schiavarelli), sua cliente abituale, affascinata dal direttore del fast food, Manuel (Luca Cirasola). Ci sono poi le incursioni di Renzo Arbore e Lino Banfi, protagonisti di un divertente duello di "telecucina" a colpi di specialità pugliesi come i funghi cardoncelli e il "lampascione", di Michele Placido nei panni di un proiezionista cinematografico e di Nichi Vendola, combattivo esercente di una piccola monosala.
Frutto di due anni di lavoro la docufiction "vuole raccontare il rispetto per la diversità, un ritmo diverso di vita" ha detto il regista. "Con Focaccia Blues e la sua filosofia - spiega Onofrio Pepe, uno degli ispiratori del film - vogliamo arrivare alla Casa Bianca. D'altronde Obama l'abbiamo già sentito parlare a un congresso negli Stati Uniti, durante un nostro viaggio per promuovere i prodotti pugliesi, e ci ha conquistato. Dalla sua amministrazione ci hanno chiesto anche dei semi per l'orto di Michelle".
Per Arbore la storia di Focaccia blues è una riprova che "non saremo divorati dal cibo di cellophane". Lo showman comunque dice di non avere nulla "contro i fast food, anche a me capita di mangiarci, soprattutto all'estero, come vado nei ristoranti etnici, e ho pusher di cibi pugliesi che mi riforniscono regolarmente". Arbore, impegnato in un tour con la sua Orchestra italiana, azzarda un paragone tra cibo e tv: "Oggi in tutto il mondo, la televisione è fatta in serie, dominata da format e reality. E' un po' come il cibo da McDonald's. Mi piacerebbe invece che l'Italia - ha aggiunto - il paese del gusto e della fantasia, fosse in grado di mostrare queste sue qualità anche attraverso la sua tv".
La promozione del film andrà avanti nelle prossime settimane in diverse città dove sono stati organizzati e si organizzeranno eventi gratuiti e aperti al pubblico: degustazione di focaccia, esibizione di gruppi musicali e presentazione del trailer alla presenza del regista Nico Cirasola, del produttore Alessandro Contessa e della sceneggiatrice Alessia Lepore. Si comincia da Roma e si prosegue il 15 aprile a Torino, il 20 aprile a Firenze, il 27 a Bologna e poi Perugia, Caserta e tutte le città che vorranno aderire. Per saperne di più su feste e luoghi, basta andare sul sito FocacciaBlues.
lunedì 25 gennaio 2010
Primitivi
In attesa dei gusti che assaporeremo venerdì 29 a sera,
in attesa dei sapori primitivi,
ecco alcune immagini preparatorie!!
Vino al vino
3 dicembre 2009
Itinerario pugliese: le infinite emozioni del Primitivo “all’antica” di Vittorio Pichierri
Come vanno le cose in Puglia, nella full immersion che sto vivendo insieme ad alcuni colleghi stranieri (Patricia Guy, Rosemary George MW, Kyle Phillips,Wojciech Bonkowski) da domenica?Direi, per essere sintetico, benissimo, come meglio non potrebbe, con un’intensità di esperienze, incontri, situazioni ed emozioni che conferma la grandezza di questa regione e la sua centralità nel discorso sul vino italiano, di ieri e di oggi.Dall’esordio di domenica e lunedì, nella splendida Masseria (ed efficiente e valida azienda agricola biodinamica) Cefalicchio di Canosa, realizzata da Nicola Rossi (parlamentare ed economista) e suo fratello Fabrizio, seguite dalla visita all’azienda Spagnoletti Zeuli, alle degustazioni di vini dell’areale di Gioia del Colle (un Primitivo molto diverso da quello di Manduria e del Salento, in corso di progressiva definizione ed affermazione), alla giornata di martedì, trascorsa tra la Valle d’Itria, dove Nicola Carparelli dell’azienda I Pastini ci ha raccontato nella suggestiva ambientazione di un antico trullo la sua riscoperta del Fiano Minutolo ed il suo lavoro sulle varietà a bacca bianca nella zona di Locorotondo, ed il Salento, tra San Donaci da Candido (con una grande degustazione, dei vini aziendali e di altre realtà produttive) e Guagnano, da Cantele, per un altro di quei momenti di degustazione collettiva che rappresenta la grande novità e l’evento da sottolineare (cosa che farò presto) di questo tour, è stato tutto un susseguirsi di momenti forti.
Momenti significativi, che ci hanno consentito di cogliere la realtà variegata ed in divenire della Puglia del vino di oggi.Poi ci siamo spostati nella zona del Primitivo di Manduria, e ieri mattina a Sava, abbiamo avuto uno di quegli incontri di quelli che da soli credo giustifichino, senza sminuire le altre visite, il nostro viaggio in terra pugliese. L’appuntamento era alla Vinicola Savese, da quell’autentico testimone e portabandiera della lunga storia e dell’identità del Primitivo che è Vittorio Pichierri (nelle foto), ed è stato subito, non solo per me che ci tornavo, ma per i colleghi che visitavano questa cantina storica per la prima volta, un evento, un momento di quelli da non dimenticare.Merito della passione di Vittorio, “ultimo dei Mohicani” del Primitivo, una sorta di Bartolo Mascarello o di Soldera di questo nobile vino, del suo modo di raccontare un mestiere di vignaiolo e di produttore vissuto sempre nel solco del rispetto assoluto della terra, dell’identità del Primitivo, di un modo di produrlo e di onorarlo tradizionale e antico ma non polveroso e museale, ma vivo, e merito dei vini, proposti in una sequenza trascinante. Degustazione non solo basata sui tanti vini in bottiglia, dalla Tradizione del Nonno, a Desiderium, Passione, Terra Rossa (per citarni solo alcuni, puntualmente proposti), ma, cosa più inconsueta, prelevati direttamente dalle cisterne interrate in cemento vetrificato, dove riposano lungamente, dalle botti e risultano all’assaggio ancora più integri e veri, o, cosa ancora più incredibile, dal capasone, recipiente di creta simile alla giara, di capienza variabile, dove Vittorio Pichierri, produttore che lavora “per intuito” come ama dire, fa lungamente riposare, del tutto incurante dei diktat del marketing, della modernità, delle leggi del “mercato” i suoi capolavori.Vini, i suoi, in grado di sfidare il tempo, di dimostrare come il Primitivo di Manduria, pardon, di Sava, come ci tiene a precisare, non solo regga l’invecchiamento e si evolva splendidamente, ma conquisti tesori di complessità, di finezza, impensabili.
Ce l’hanno dimostrato, e sarà difficile dimenticarlo, una strepitosa, commovente bottiglia di un suo Vino classico Primitivo Savese “ottenuto dalle migliori uve mature di Sava” di 21 gradi, del 1975, ceralaccato, e aperto e decantato con ogni cura da Enzo Scivetti, che ci accompagna in questo tour, vino dal bouquet aromatico infinito, splendente di preziose sfumature, suadente al palato, avvolgente, pieno di energia e ancora incredibilmente freschissimo, cremoso, godibilissimo con le sue note di ciliegia e agrumi canditi, fichi secchi, spezie, erbe aromatiche, cuoio, tabacco, cacao, e forse un ancora più incredibile vino di oltre vent’anni, prelevato dal capasone da Vittorio e propostoci a miracol del Primitivo mostrare.Un vino stupefacente per complessità aromatica, con uno sviluppo di note terziarie di funghi secchi, tartufo, rabarbaro, spezie orientali, di amarena e cioccolato, e poi freschissimo al gusto, pieno di vita, con una magnifica stoffa calda e vellutata ed un corredo tannico ancora importante, avvolgente nel suo proporsi, suadente, elegantissimo e privo di quelle durezze – la degustazione di un buon numero di vini di altre aziende che abbiamo fatto nel pomeriggio presso il Consorzio Produttori Vini e Mosti di Manduria ce l’ha dimostrato, quella tendenza a sovra-estrarre, a giocare sulla potenza, la concentrazione, talvolta con legnosità insopportabili – che affliggono molti dei Primitivo, normali, che affollano il panorama produttivo di questo nobile e antico vino pugliese.Cose buone, per fortuna, non sono mancate, ma un grazie immenso a Vittorio Pichierri per averci mostrato il volto nobile, antico, sapiente, miracoloso e quasi misterico del Primitivo, un patrimonio di eleganza, complessità, dolcezza calibrata (anche nei vini dolci naturali più ricchi e dal contenuto alcolico più elevato), di armonia ed equilibrio, credo insuperabile, anche in un panorama, quello del Primitivo, sempre più affollato.Una visita di quelle speciali, che porterò tra i ricordi più belli non solo di questo mio ennesimo viaggio vinoso in una delle terre del vino che più amo, ma di un’intera carriera di cronista itinerante che nel vino cerca l’autenticità, la poesia, una capacità di emozionare e di colpirti dentro…
lunedì 18 gennaio 2010
Si segnala particolarmente la serata agli amanti del vino
Primitivo
di cui il nostro enofilosofo Eligio Lupo
presenterà una raffinata selezione.
di cui il nostro enofilosofo Eligio Lupo
presenterà una raffinata selezione.
Ma anche in chi possa trovare giovamente
in una vittoria di un Davide su di un Golia
in una storia
trasportata in un film
in cui una piccola focacceria
sconfigge ed allontana dal territorio
un simbolicamente grosso
Mc Donald.
Comunico, al contempo, con piacere la buona riuscita
dell’iniziativa culturale di sabato 16 gennaio.
La partecipazione ad eventi culturali
La partecipazione ad eventi culturali
mi auguro possa col tempo divenire buon auspicio
sul modo aperto e generoso
di considerare lo spazio di via Castelforte 4.
di considerare lo spazio di via Castelforte 4.
Luogo di incontro, crocevia di idee e sensibilità diverse.
La stanchezza dell’organizzare e coordinare, assieme ad altri compagni
(tra cui non mancherò mai troppo di ringraziare
Michelangelo Fazio, Pasquale Cirulli, Franco Martinelli),
lo spazio fisico di via castelforte,
dopo momenti come quelli di sabato scorso viene meno.
Ringrazio Michelangelo Fazio, Pasquale Cirulli, Franco Martinelli,
ma anche Massimo – di cui perdonatemi mi sfugge il cognome-
anche altri amici e compagni non tesserati a rifondazione
che si sono adoperati per rendere
anche altri amici e compagni non tesserati a rifondazione
che si sono adoperati per rendere
lo spazio di via Castelforte uno spazio vivo
e palpitante senso della vita
e alterità al quotidiano senso di sconfitta
che ci portiamo sempre più nel sangue.
Ringrazio quei compagni che sanno mettere davanti a tutto
l’importanza di costruire un “ci sono”, una traccia di presenza e
di coinvolgimento di menti, cuori e sensibilità
di coinvolgimento di menti, cuori e sensibilità
nello spazio fisico che fin troppo spesso è diventato
un semplice luogo di routine partitica,
votato cioè alla sola presenza di pochi militanti ed iscritti.
votato cioè alla sola presenza di pochi militanti ed iscritti.
Grazie alla presenza di questi compagni il circolo
negli ultimi anni ha conosciuto il pieno
in contrasto a quel vuoto di senso e di partecipazione
che caratterizza il nostro oggi collettivo in senso ampio.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo
Giuseppe Spinillo
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